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Percorsi mitologici – “Tristano e Isotta” – MATERIALE UTILE

Percorsi mitologici – “Tristano e Isotta” – MATERIALE UTILE

Care e cari partecipanti al ciclo di conferenze PERCORSI MITOLOGICI, tenute da Andreas Barella a LaFilanda di Mendrisio (maggiori dettagli in fondo a questo post), ecco qua un po’ di materiale a corollario del quarto e ultimo incontro.

Vuoi prima vedere e informarti sul PRIMO incontro, dal titolo “C’era una volta”?
Vuoi prima vedere e informarti sul SECONDO incontro, dal titolo “Cacciatori e Raccoglitrici”?
Vuoi prima vedere e informarti sul TERZO incontro, dal titolo “Le Regine del Cielo”?

Nella quarta serata, Andreas Barella si è concentrato, continuando il discorso della settimana precedente, su come la forza dionisiaca, che offre la scelta tra estasi e follia, si sia manifestata nei miti celtici che sono riaffiorati in modo molto deciso nel medioevo europeo. A cominciare dalla Stil Novo, l’idea di un terzo tipo di AMORE (che si aggiunge e Agape, la carità, e alla lussuria) si fa strada nella psiche occidentale. AMOR, che si intreccia tra due persone, viene a costellare una struttura psichica unica nei miti mondiali e che caratterizza la cultura occidentale in modo unico e ricco. La storia di Tristano e Isotta ne è un esempio illuminante e drammatico.

Qui trovate tutta la conferenza sul canale youtube di Andreas, ISCRIVETEVI AL CANALE! (Basta cliccare sul rotondino con la faccia di Andreas in alto a sinistra, in seguito su “iscriviti”) GRAZIE MILLE!

Ecco il librettino (pdf) con i testi letti domenica 3 dicembre: TESTI Percorsi mitologici, “Tristano e Isotta”

I libri menzionati durante la serata:

  • All’inizio del video, Andreas parla del documentario realizzato da Starhawk sulla figura dell’archeologa Marija Gimbutas. Tutti i dettagli, e il video, in questo post.
  • Tristano e Isotta, di Goffredo di Strasburgo. La versione del mito utilizzata per la conferenza. A modesto parere di Andreas, la più semplice, completa e comprensibile.
  • La bella voce su Wikipedia che parla delle origini e delle influenze nel mito di Tristano e Isotta. A questa voce trovate anche molti altri collegamenti a film, musica, opere pittoriche. Oltre a una dettagliata cronistoria degli autori che hanno trattato il mito.
  • Tutti i libri di Andreas Barella li trovate qua.

Vuoi vedere il video e informarti sul PRIMO incontro, dal titolo “C’era una volta”?
Vuoi vedere il video e informarti sul SECONDO incontro, dal titolo “Cacciatori e Raccoglitrici”?
Vuoi vedere il video e informarti sul TERZO incontro, dal titolo “Le Regine del Cielo”?

INFORMAZIONI GENERALI SUL CICLO DI CONFERENZE.

Domenica 12 novembre Andreas Barella, una delle Muse de La Voce delle Muse, ha cominciato il ciclo di quattro incontri sulla mitologia comparata e sugli aspetti psicologici del mito. Eccovi i dettagli e la locandina!

QUANDO: Quattro domeniche dal 12 novembre, dalle 17:00 alle 18:30
DOVE: Centro Culturale e Biblioteca La Filanda, Via Industria 5, 6850 Mendrisio (Svizzera). Vai al sito.
Iscrizioni: Non serve iscriversi. Le conferenze sono gratuite e adatte a tutti.

Siete tutte e tutti caldamente invitate/i!

CONTENUTI GENERALI DEL CICLO DI CONFERENZE: La funzione principale del mito è aiutare ogni individuo nel viaggio della sua vita, fornendogli una sorta di mappa, di guida turistica per raggiungere la pienezza e la realizzazione di sé. In queste quattro serate esamineremo alcuni degli aspetti personali e psicologici del mito, applicando i più vasti temi della mitologia mondiale alla crescita personale e alla ricerca della trasformazione. Nella prima serata ci occuperemo di alcuni miti di creazione; nella seconda andremo a leggere alcuni miti che parlano della differenza della visione del mondo di cacciatori e di raccoglitori, nella terza serata parleremo di alcune divinità femminili greche e nell’ultima serata andremo alla scoperta di un’opera medievale che ancora oggi affascina: la storia di Tristano e Isotta. Scarica la locandina.

Chi è Andreas Barella: la sua presentazione sul nostro sito
Il sito ufficiale di Andreas

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Percorsi mitologici – “Le Regine del Cielo” – MATERIALE UTILE

Percorsi mitologici – “Le Regine del Cielo” – MATERIALE UTILE

Care e cari partecipanti al ciclo di conferenze PERCORSI MITOLOGICI, tenute da Andreas Barella a LaFilanda di Mendrisio (maggiori dettagli in fondo a questo post), ecco qua un po’ di materiale a corollario del terzo incontro.

Vuoi prima vedere il video e informarti sul PRIMO incontro, dal titolo “C’era una volta”?
Vuoi prima vedere il video e informarti sul SECONDO incontro, dal titolo “Cacciatori e Raccoglitrici”?

Nella terza serata, Andreas Barella si è concentrato, continuando il discorso della settimana precedente, su alcune divinità femminili del pantheon greco: Estia, la dea del focolare, Demetra e la figlia Core, la maga Medea e… Dioniso, quale esempio di unione di maschile e femminile nel più giovane degli dèi greci.. E come prologo alla quarta conferenza, sull’amore passionale di Tristano e Isotta.

Qui trovate tutta la conferenza sul canale youtube di Andreas, ISCRIVETEVI AL CANALE! (Basta cliccare sul rotondino con la faccia di Andreas in alto a sinistra, in seguito su “iscriviti”) GRAZIE MILLE!

Ecco il librettino (pdf) con i testi letti domenica 26 novembre: TESTI Percorsi mitologici, “Le Regine del Cielo”

I libri menzionati durante la serata:

      • Il Viaggio dell’Eroe, di Paul Rebillot (curato da Andreas Barella). Una descrizione pratica del più antico e diffuso esempio di mitologia maschile.
      • Il linguaggio della Dea, di Marija Gimbutas. Una pietra miliare dell’archeomitologia: ha rivoluzionato le prospettive sulle origini della nostra cultura. L’autrice è riuscita a ricostruire la civiltà arcaica dell’Europa Antica e a riportare alla luce la presenza centrale del femminile nella storia. I suoi studi spaziano dal neolitico all’età del bronzo. A GIORNI SUL CANALE YOUTUBE DI ANDREAS PUBBLICHEREMO UN VIDEO DI UN CLASSICO DOCUMENTARIO SU GIMBUTAS.
      • I miti greci, di Robert Graves. A modesto parere di Andreas, la migliore raccolta dei racconti del mito. In una versione stringata e priva di commenti e interpretazioni. Quelle dovete mettercele voi!
      • La figlia di Omero, di Robert Graves. L’Odissea narrata, in questo romanzo, da una voce femminile. Un divertissment di Graves, purtroppo esaurito e introvabile. Nel sistema bibliotecario ticinese si trova solo qua (al Centro Professionale Commerciale di Lugano).
      • Metamorfosi, di Ovidio. Le storie di trasformazione (come quella citata di Aracne trasformata in ragno) narrate nella versione classica e fantasiosa a cui anche Dante e Petrarca fecero ampiamente ricorso per le loro opere.
      • Medea, di Euripide. Il testo della tragedia che narra la vicenda di Medea e Giasone.
      • Le Baccanti, di Euripide. La storia di Dioniso e del suo arrivo a Tebe.
      • Tutti i libri di Andreas Barella li trovate qua.

Vuoi vedere il video e informarti sul PRIMO incontro, dal titolo “C’era una volta”?
Vuoi vedere il video e informarti sul SECONDO incontro, dal titolo “Cacciatori e Raccoglitrici”?
Vuoi vedere il video e informarti sul QUARTO incontro, dal titolo “Tristano e Isotta”?

INFORMAZIONI GENERALI SUL CICLO DI CONFERENZE.

Domenica 12 novembre Andreas Barella, una delle Muse de La Voce delle Muse, ha cominciato il ciclo di quattro incontri sulla mitologia comparata e sugli aspetti psicologici del mito. Eccovi i dettagli e la locandina!

QUANDO: Quattro domeniche dal 12 novembre, dalle 17:00 alle 18:30
DOVE: Centro Culturale e Biblioteca La Filanda, Via Industria 5, 6850 Mendrisio (Svizzera). Vai al sito.
Iscrizioni: Non serve iscriversi. Le conferenze sono gratuite e adatte a tutti.

Siete tutte e tutti caldamente invitate/i!

CONTENUTI GENERALI DEL CICLO DI CONFERENZE: La funzione principale del mito è aiutare ogni individuo nel viaggio della sua vita, fornendogli una sorta di mappa, di guida turistica per raggiungere la pienezza e la realizzazione di sé. In queste quattro serate esamineremo alcuni degli aspetti personali e psicologici del mito, applicando i più vasti temi della mitologia mondiale alla crescita personale e alla ricerca della trasformazione. Nella prima serata ci occuperemo di alcuni miti di creazione; nella seconda andremo a leggere alcuni miti che parlano della differenza della visione del mondo di cacciatori e di raccoglitori, nella terza serata parleremo di alcune divinità femminili greche e nell’ultima serata andremo alla scoperta di un’opera medievale che ancora oggi affascina: la storia di Tristano e Isotta. Scarica la locandina.

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Recensione radiofonica a “Il Viaggio dell’Eroe” di Paul Rebillot

Recensione radiofonica a “Il Viaggio dell’Eroe” di Paul Rebillot

Buongiorno care amiche e cari amici de “La Voce delle Muse”! A vostra disposizione la registrazione della presentazione radiofonica de “Il Viaggio dell’Eroe” di Paul Rebillot.

Andreas Barella, curatore del volume, a RETE UNO della Radio Svizzera di Lingua Italiana, ospite di Sarah Tognola a MILLEVOCI. L’eroe che abbiamo sempre sognato di essere. C’è un modello che guida la struttura di tutti i racconti, nel mito, nelle fiabe, nei sogni, nei film. Questo schema narrativo è conosciuto come il “Viaggio dell’Eroe”. Fondamentalmente la storia dell’eroe rimane sempre un viaggio: un Eroe si allontana dal suo abituale ambiente familiare per avventurarsi nell’ignoto che lo mette alla prova. Un viaggio lontano verso un luogo reale (un labirinto, una foresta,…) oppure un posto nuovo che diventa teatro del conflitto, con forze nemiche o demoni che testano le sue abilità. In ogni storia l’Eroe cresce e cambia compiendo un cammino: dalla disperazione alla speranza, dalla debolezza alla forza, dalla follia alla saggezza. Il viaggio dell’Eroe è un tema che attrae e appartiene alle culture di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Andreas Barella è autore della traduzione de “Il viaggio dell’Eroe” di Paul Rebillot (1931-2010), considerato un pioniere della psicologia umanistica e una delle voci più innovative nel panorama psicologico- esperienziale americano e mondiale.

Qui potete ascoltare la trasmissione completa
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Il primo capitolo de “Il Viaggio dell’Eroe” di Paul Rebillot

Il primo capitolo de “Il Viaggio dell’Eroe” di Paul Rebillot

In esclusiva e con il permesso della Casa Editrice Ericlea, che ringraziamo, vi mettiamo qua un estratto dal primo capitolo de “Il Viaggio dell’Eroe” di Paul Rebillot.

CAPITOLO 1 – IL VIAGGIO DELL’EROE – PAUL REBILLOT – ©2015 COPYRIGHT CASA EDITRICE ERICLEA

Quando iniziai a sviluppare il materiale che sarebbe divenuto il Viaggio dell’Eroe, il primo passo fu quello di individuare una struttura, un filo conduttore sul quale imbastire il rituale teatrale. Fui fortunato: incontrai il classico L’eroe dai mille volti di Joseph Campbell. Il libro descriveva proprio la struttura che stavo cercando, esemplificata tramite il mito dell’Eroe. Campbell aveva scoperto che tutti i riti di iniziazione possedevano la stessa configurazione: separazione dal vecchio modo di agire, dalla comunità o dal gruppo, iniziazione o movimento verso il nuovo livello, e infine ritorno nel gruppo con il dono ricevuto durante il viaggio. Utilizzando la traccia di questo mito monografico dell’Eroe, costruii un procedimento che guidasse le persone attraverso l’archetipo della trasformazione così da poterlo applicare alle loro vite. Facendo l’esperienza della configurazione del Viaggio dell’Eroe, molte persone si sono accorte di aver appreso il modello della trasformazione: quando inevitabilmente le loro vite cambiano, non si spaventano più. Sanno che il cambiamento seguirà una certa sequenza. Hanno la mappa.

Prima di cominciare il nostro viaggio, vorrei consegnarvi questa mappa. Vi mostrerà il percorso che dovrete attraversare e i personaggi che diverrete.

Breve mappa del territorio Il personaggio principale della nostra rappresentazione è, naturalmente, l’Eroe. Chi è un Eroe? Per me questa breve poesia, scritta da una donna di novantaquattro anni, cattura l’essenza dell’essere eroico, il “senso di seguire” un richiamo quando questo arriva.

Something soft and gentle
Glides through your fingers
And it seems to grab your hand and lead you
On to something greater
If you only had the sense to follow it.[1]

L’Eroe non è né una figura arcaica del periodo patriarcale né un’immagine strettamente maschile; si tratta di un aspetto della natura umana, l’aspetto che sente il richiamo del sé profondo e vi risponde. Uso il termine “eroe” sia per le donne che per gli uomini, perché considero “eroina” un termine diminutivo e poco dignitoso. L’Eroe rappresenta il potenziale di seguire l’impulso verso qualcosa di migliore, il potenziale insito in ogni essere umano.

La storia del Viaggio dell’Eroe segue una struttura fissa. L’Eroe, come già detto, è qualcuno che sente il richiamo dell’avventura e lo segue. Di solito questa persona, femmina o maschio, è più o meno ben inserita nel suo ambiente socioculturale, ma aspira e ha un’inclinazione verso un’ulteriore evoluzione. A un certo punto questa inclinazione si intensifica e diviene l’esperienza di un richiamo. Questo richiamo può venire dall’esterno sotto forma di un invito o di un suggerimento da parte di qualcuno, come quando Gesù chiamò i suoi discepoli: “Lasciate tutto e seguitemi”; oppure può nascere da una voce interiore, come quando il principe Siddhartha, osservando la sofferenza della vita, si sentì obbligato ad abbandonare il suo palazzo e andare alla ricerca della saggezza e della calma interiore. In tutti e due i casi il richiamo dice: “Nella tua vita ci potrebbe essere più ricchezza di quella che stai vivendo ora”. Da qualsiasi direzione arrivi, il richiamo penetra profondamente nel sé, e lì rimane fino a quando viene personificato dall’Eroe oppure soppresso dalla vita di tutti i giorni.

Il richiamo fa scattare il primo livello di resistenza: la vita quotidiana concorre a creare e mantenere lo status quo, per esempio il proprio lavoro, la propria casa, le proprie responsabilità, il proprio modo di stabilire le relazioni con le altre persone. L’Eroe deve riconoscere queste resistenze e confrontarsi con esse prima di poter cominciare il viaggio. Nel procedimento del Viaggio dell’Eroe, scopriamo la natura del nostro richiamo attraverso gli esercizi della Terra d’Origine.

Man mano che l’eroe procede per la sua strada, appaiono degli aiutanti, persone che lo incoraggiano, guide o amici che segnalano i punti pericolosi. Uno Spirito Guida dona all’eroe uno Strumento di Potere da usare nelle battaglie che dovranno essere combattute e nelle prove che dovranno essere superate. Per esempio, Re Artù riceve una spada da Merlino, Atena dà a Perseo il suo scudo, Cenerentola riceve il suo stupendo vestito e la carrozza dalla fata madrina. Durante il viaggio sceglieremo il nostro Spirito Guida e scopriremo il nostro Strumento di Potere.

Una volta armato, l’Eroe si dirige verso il punto del non ritorno, la Soglia dell’Avventura. Di solito essa si presenta come un cancello, come l’imbocco di una caverna, l’inizio di una foresta – il passaggio verso un altro mondo. Qui l’Eroe incontra un drago, il guardiano di un castello, un cane con tre teste – insomma una sentinella che gli nega l’accesso. La sentinella è il secondo livello di resistenza, e rappresenta tutte le forze interiori di auto-sabotaggio. Nel Viaggio dell’Eroe, questo guardiano è chiamato Demone della Resistenza.

L’Eroe e il Demone mettono in scena un Confronto, che continua fino a quando non si raggiunge una risoluzione. Il Demone non muore, viene reintegrato nell’Eroe. A questo punto l’Eroe, a volte accompagnato dal Demone trasformato, si addentra nel Mysterium, un misterioso mondo interiore.

Il Mysterium è un posto straordinario, una foresta incantata di meraviglie soprannaturali. L’Eroe continua il suo percorso, incontrando cose nuove e fuori del comune. Ma ora, armato del suo Strumento di Potere e conscio del sapere acquisito durante il Confronto, si sente pronto per affrontare qualsiasi situazione. Ben presto l’Eroe dovrà passare attraverso la Prova Suprema, una lotta colossale con la sua paura più profonda.

Alla fine, dopo essere sopravvissuto alla Prova Suprema, l’Eroe si è meritato il Premio per il suo viaggio. Potrebbe trattarsi del Santo Graal, di un tesoro, o del matrimonio interiore: qualsiasi cosa l’Eroe stesse cercando. Questo è il regalo di vita che giunge dopo la lunga notte di morte; la medicina con cui l’Eroe ritorna a casa. Gli aspetti magici del Mysterium sono lasciati dietro alle spalle quando l’Eroe attraversa di nuovo la soglia, ma la coscienza e la pienezza del viaggio rimangono per migliorare o cambiare la situazione a casa. Con il Ritorno alla vita quotidiana, il Viaggio è completo.

I livelli del Viaggio dell’Eroe. Il Viaggio dell’Eroe si svolge a diversi livelli:

Il livello rituale: si tratta della cornice spirituale, rinforzata dal Rituale della Vestale e dal cantare le rom.
Il livello teatrale: si tratta della storia mitologica o archetipica dell’Eroe, della quale abbiamo già parlato.
Il livello della Danza del Vuoto Fertile: questa meditazione in movimento permette ai partecipanti di superare la soglia che separa il rituale dal teatrale grazie alle ricapitolazione, fisica e per mezzo dell’immaginazione guidata, del loro viaggio.[2]
Il livello biografico: la nostra psicologia individuale, che prende corpo dalla nostra storia personale.
Il livello didattico: la spiegazione teorica del procedimento, attraverso la quale la guida cerca di spiegare ai partecipanti, nel modo più chiaro possibile, quello che viene fatto.
Il livello pratico: l’organizzazione del procedimento e le esigenze del vivere quotidiano (o, nel caso dell’organizzazione di gruppi, le esigenze d’orario del luogo che ospita il seminario e i limiti dovuti alla struttura).

©2015, COPYRIGHT CASA EDITRICE ERICLEA

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Qui trovate la recensione al volume di Paul Rebillot: Il Viaggio dell’Eroe

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[1] “Qualcosa di morbido e delicato/Scivola tra le tue dita/E sembra prenderti per mano e guidarti/Verso qualcosa di più grande/Se solo tu sentissi il desiderio d seguirla”. Nadya Catalfano, in Kennet Koch, I Never Told Anybody: Teaching Poetry Writing in a Nursing Home. New York: Random House, 1977.
[2] In inglese “Fool’s Dance,” dal personaggio della carta numero zero dei tarocchi: “il Matto”. La traduzione “Danza del Matto” o “Danza del Folle” non ci è però sembrata convincente. (NdT)

Recensione a “Il Viaggio dell’Eroe” di Paul Rebillot

Recensione a “Il Viaggio dell’Eroe” di Paul Rebillot

Permettetemi un po’ di auto-celebrazione: sono fiero ed orgoglioso di presentarvi la recensione del libro di Paul Rebillot “Il Viaggio dell’Eroe” in quanto ho curato l’edizione italiana del volume. Ho lavorato per dieci anni con Paul come co-conduttore dei suoi corsi, e la pubblicazione del suo libro, besteller in america e già tradotto in francese e in tedesco, è stato un momento entusiasmante.

In questo libro trovate, per la prima volta in italiano, la descrizione puntuale e passo dopo passo di questo straordinario viaggio, deliziosamente architettato e affinato da Paul Rebillot nel corso di 40 anni di sapiente lavoro. Io ho avuto l’onore di condurre il seminario, assieme a Rebillot e da solo, per decine di volte e ogni volta ho vissuto, assieme alle e ai partecipanti, delle esperienze memorabili.

Per tornare al seminario: dal 1973 quando Paul Rebillot ha presentato “Il Viaggio dell’Eroe” a Esalen in California, il workshop ha affascinato migliaia di persone in tutto il mondo. Il punto di partenza è quello di ascoltare il richiamo dell’avventura, quella voce che dal profondo dei nostri sogni ci sussurra che nella nostra esistenza ci potrebbero essere più ricchezza spirituale e bellezza di quella che stiamo vivendo. Il seminario, e il libro, offrono la possibilità di rispondere con entusiasmo a questo richiamo. Insomma, leggendo il libro preparatevi a diventare l’Eroe che avete sempre sognato di essere!

Il libro prende spunto dalle scoperte teoriche di Joseph Campbell, studioso di mitologia comparata che ha ispirato George Lucas per la sua saga di “Guerre Stellari”. Paul Rebillot descrive un allegro viaggio nella fantasia eroica di ognuno di noi. Durante la lettura, ogni lettore va alla scoperta del proprio luogo d’origine per poi descrivere il proprio ideale di vita e partire per un Viaggio avventuroso. Durante questo viaggio conoscerà alleati e aiutanti magici, incontrerà alcune prove che dovrà superare, si confronterà con la fonte delle proprie resistenze. Alla fine avrà la possibilità di ricevere un dono che lo aiuterà nella realizzazione dei propri sogni. Il Viaggio dell’Eroe è un manuale pratico che guida il lettore in un viaggio di scoperta personale. Il percorso è quello dell’avventura mitologica. Si tratta di un libro che offre speranza e aiuta le persone a stabilire con precisione i risultati che vogliono ottenere. Inoltre, le aiuta a comprendere meglio i meccanismi che mettono in atto per auto-sabotarsi: perché spesso abbiamo in mente dei risultati ma poi non abbiamo la forza e la volontà di perseguirli fino in fondo? Usando questo libro come una guida, il lettore può scoprire una maggiore coerenza con se stesso e con i propri scopi di vita.

Una nota curiosa del lavoro di editing: naturalmente il termine “eroe” del titolo, al maschile, si rivolge sia agli uomini sia alle donne. “Eroina”, il femminile di “eroe” però non ci piaceva, sia perché si tratta di un diminutivo, sia perché ricorda la sostanza stupefacente, per cui abbiamo optato per la versione maschile. Notate però che “eroe” proviene etimologicamente dalla dea Era, la moglie di Zeus. “Eroe” significa “servitore e sacerdote” di Era. Per cui, anche se si tratta di un termine maschile, la radice è profondamente femminile. Come il sé eroico: maschile e femminile assieme. (Andreas Barella)

Paul Rebillot, con Melissa Kay. 1993.  Il Viaggio dell’Eroe.  Mendrisio: Ericlea, 2015.  280 pagine, 20 Euro. Con una prefazione di Stanislav Grof.

Leggi il primo capitolo del libro “Il Viaggio dell’Eroe” di Paul Rebillot. Per gentile concessione della Casa Editrice Ericlea
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