Tag Archives: archetipi

Percorsi mitologici – “Le Regine del Cielo” – MATERIALE UTILE

Percorsi mitologici – “Le Regine del Cielo” – MATERIALE UTILE

Care e cari partecipanti al ciclo di conferenze PERCORSI MITOLOGICI, tenute da Andreas Barella a LaFilanda di Mendrisio (maggiori dettagli in fondo a questo post), ecco qua un po’ di materiale a corollario del terzo incontro.

Vuoi prima vedere il video e informarti sul PRIMO incontro, dal titolo “C’era una volta”?
Vuoi prima vedere il video e informarti sul SECONDO incontro, dal titolo “Cacciatori e Raccoglitrici”?

Nella terza serata, Andreas Barella si è concentrato, continuando il discorso della settimana precedente, su alcune divinità femminili del pantheon greco: Estia, la dea del focolare, Demetra e la figlia Core, la maga Medea e… Dioniso, quale esempio di unione di maschile e femminile nel più giovane degli dèi greci.. E come prologo alla quarta conferenza, sull’amore passionale di Tristano e Isotta.

Qui trovate tutta la conferenza sul canale youtube di Andreas, ISCRIVETEVI AL CANALE! (Basta cliccare sul rotondino con la faccia di Andreas in alto a sinistra, in seguito su “iscriviti”) GRAZIE MILLE!

Ecco il librettino (pdf) con i testi letti domenica 26 novembre: TESTI Percorsi mitologici, “Le Regine del Cielo”

I libri menzionati durante la serata:

      • Il Viaggio dell’Eroe, di Paul Rebillot (curato da Andreas Barella). Una descrizione pratica del più antico e diffuso esempio di mitologia maschile.
      • Il linguaggio della Dea, di Marija Gimbutas. Una pietra miliare dell’archeomitologia: ha rivoluzionato le prospettive sulle origini della nostra cultura. L’autrice è riuscita a ricostruire la civiltà arcaica dell’Europa Antica e a riportare alla luce la presenza centrale del femminile nella storia. I suoi studi spaziano dal neolitico all’età del bronzo. A GIORNI SUL CANALE YOUTUBE DI ANDREAS PUBBLICHEREMO UN VIDEO DI UN CLASSICO DOCUMENTARIO SU GIMBUTAS.
      • I miti greci, di Robert Graves. A modesto parere di Andreas, la migliore raccolta dei racconti del mito. In una versione stringata e priva di commenti e interpretazioni. Quelle dovete mettercele voi!
      • La figlia di Omero, di Robert Graves. L’Odissea narrata, in questo romanzo, da una voce femminile. Un divertissment di Graves, purtroppo esaurito e introvabile. Nel sistema bibliotecario ticinese si trova solo qua (al Centro Professionale Commerciale di Lugano).
      • Metamorfosi, di Ovidio. Le storie di trasformazione (come quella citata di Aracne trasformata in ragno) narrate nella versione classica e fantasiosa a cui anche Dante e Petrarca fecero ampiamente ricorso per le loro opere.
      • Medea, di Euripide. Il testo della tragedia che narra la vicenda di Medea e Giasone.
      • Le Baccanti, di Euripide. La storia di Dioniso e del suo arrivo a Tebe.
      • Tutti i libri di Andreas Barella li trovate qua.

Vuoi vedere il video e informarti sul PRIMO incontro, dal titolo “C’era una volta”?
Vuoi vedere il video e informarti sul SECONDO incontro, dal titolo “Cacciatori e Raccoglitrici”?
Vuoi vedere il video e informarti sul QUARTO incontro, dal titolo “Tristano e Isotta”?

INFORMAZIONI GENERALI SUL CICLO DI CONFERENZE.

Domenica 12 novembre Andreas Barella, una delle Muse de La Voce delle Muse, ha cominciato il ciclo di quattro incontri sulla mitologia comparata e sugli aspetti psicologici del mito. Eccovi i dettagli e la locandina!

QUANDO: Quattro domeniche dal 12 novembre, dalle 17:00 alle 18:30
DOVE: Centro Culturale e Biblioteca La Filanda, Via Industria 5, 6850 Mendrisio (Svizzera). Vai al sito.
Iscrizioni: Non serve iscriversi. Le conferenze sono gratuite e adatte a tutti.

Siete tutte e tutti caldamente invitate/i!

CONTENUTI GENERALI DEL CICLO DI CONFERENZE: La funzione principale del mito è aiutare ogni individuo nel viaggio della sua vita, fornendogli una sorta di mappa, di guida turistica per raggiungere la pienezza e la realizzazione di sé. In queste quattro serate esamineremo alcuni degli aspetti personali e psicologici del mito, applicando i più vasti temi della mitologia mondiale alla crescita personale e alla ricerca della trasformazione. Nella prima serata ci occuperemo di alcuni miti di creazione; nella seconda andremo a leggere alcuni miti che parlano della differenza della visione del mondo di cacciatori e di raccoglitori, nella terza serata parleremo di alcune divinità femminili greche e nell’ultima serata andremo alla scoperta di un’opera medievale che ancora oggi affascina: la storia di Tristano e Isotta. Scarica la locandina.

Chi è Andreas Barella: la sua presentazione sul nostro sito
Il sito ufficiale di Andreas

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Percorsi mitologici – “Le due vie primitive” – MATERIALE UTILE

Percorsi mitologici – “Le due vie primitive” – MATERIALE UTILE

Care e cari partecipanti al ciclo di conferenze PERCORSI MITOLOGICI, tenute da Andreas Barella a LaFilanda di Mendrisio (maggiori dettagli in fondo a questo post), ecco qua un po’ di materiale a corollario del secondo incontro.

Vuoi prima vedere il video e informarti sul PRIMO incontro, dal titolo “C’era una volta”?

Nella seconda serata, Andreas Barella si è concentrato sulle diversità di rappresentazione del mondo da parte dei due maggiori raggruppamenti di esseri umani nel periodo di PRESCRITTURA, vale a dire le culture dei CACCIATORI e quelle delle RACCOGLITRICI E COLTIVATRICI (non a caso al femminile!). Vedremo come si differenziano nel modo di rappresentare e affrontare la morte (presente quotidianamente in queste realtà) e come i compiti biologici e culturali hanno influenzato (e continuano a influenzare profondamente) l’evoluzione della cultura umana. Le letture di stasera comprendono un estratto del bel saggio L’alba di tutto. Una nuova storia dell’umanità, di Davig Graeber e David Wengrow (vedi più sotto), il mito del patto solenne tra i bufali e i popoli nativi americani, e la leggenda di Hainuwele della Nuova Guinea.

Qui trovate tutta la conferenza sul canale youtube di Andreas, ISCRIVETEVI AL CANALE! (Basta cliccare sul rotondino con la faccia di Andreas in alto a sinistra, in seguito su “iscriviti”) GRAZIE MILLE!

Ecco il librettino (pdf) con i testi letti domenica 19 novembre: TESTI Percorsi mitologici, “Le due vie primitive”

I libri menzionati durante la serata:

  • L’alba di tutto. Una nuova storia dell’umanità, di David Graeber e David Wengrow. Il primo testo letto durante la conferenza. Un volume che cerca di uscire dalla logica che i nostri antenati o erano “buoni selvaggi “(come diceva Rousseau) oppure “malvagi assassini” (come dice Thomas Hobbes). Una lettura illuminante e fiduciosa nel futuro. Il libro è presente a LaFilanda!
  • Sapiens, da animali a dèi, di Yuval Noah Harari. Best seller assoluto che narra l’evoluzione umana. Graeber e Wengror (vedi libro precedente) criticano la visione di Harari che cade nella visione comune degli esseri umani corrotti dal fatto di essere diventati coltivatori. La lettura è ricca e interessante lo stesso! Il libro è presente a LaFilanda!
  • Sapiens, la nascita della civiltà, di Yuval Noah Harari. La versione a fumetti del libro precedente. Sono due volumi! Il libro è presente a LaFilanda!
  • Percorsi di felicità. Mitologia e trasformazione personale, di Joseph Campbell. Un libro dell’esperto mondiale di mitologia comparata.

Vuoi vedere il video e informarti sul PRIMO incontro, dal titolo “C’era una volta”?
Vuoi vedere il video e informarti sul TERZO incontro, dal titolo “Le Regine del Cielo”?
Vuoi vedere il video e informarti sul QUARTO incontro, dal titolo “Tristano e Isotta”?

INFORMAZIONI GENERALI SUL CICLO DI CONFERENZE.

Domenica 12 novembre Andreas Barella, una delle Muse de La Voce delle Muse, ha cominciato il ciclo di quattro incontri sulla mitologia comparata e sugli aspetti psicologici del mito. Eccovi i dettagli e la locandina!

QUANDO: Quattro domeniche dal 12 novembre, dalle 17:00 alle 18:30
DOVE: Centro Culturale e Biblioteca La Filanda, Via Industria 5, 6850 Mendrisio (Svizzera). Vai al sito.
Iscrizioni: Non serve iscriversi. Le conferenze sono gratuite e adatte a tutti.

Siete tutte e tutti caldamente invitate/i!

CONTENUTI GENERALI DEL CICLO DI CONFERENZE: La funzione principale del mito è aiutare ogni individuo nel viaggio della sua vita, fornendogli una sorta di mappa, di guida turistica per raggiungere la pienezza e la realizzazione di sé. In queste quattro serate esamineremo alcuni degli aspetti personali e psicologici del mito, applicando i più vasti temi della mitologia mondiale alla crescita personale e alla ricerca della trasformazione. Nella prima serata ci occuperemo di alcuni miti di creazione; nella seconda andremo a leggere alcuni miti che parlano della differenza della visione del mondo di cacciatori e di raccoglitori, nella terza serata parleremo di alcune divinità femminili greche e nell’ultima serata andremo alla scoperta di un’opera medievale che ancora oggi affascina: la storia di Tristano e Isotta. Scarica la locandina.

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Percorsi mitologici – “C’era una volta” – MATERIALE UTILE

Percorsi mitologici – “C’era una volta” – MATERIALE UTILE

Care e cari partecipanti al ciclo di conferenze PERCORSI MITOLOGICI, tenute da Andreas Barella a LaFilanda di Mendrisio (maggiori dettagli in fondo a questo post), ecco qua un po’ di materiale a corollario del primo incontro.

Nella prima serata, Andreas Barella si è concentrato sulle quattro funzioni principali dei miti nella vita degli esseri umani e poi ha passato in rassegna alcuni miti di creazione, partendo da Lao Tzu, passando per la Brhadaranyaka Upanishad, la Teogonia di Esiodo, la Genesi biblica e un estratto del Simposio di Platone.

Qui trovate tutta la conferenza sul canale youtube di Andreas, ISCRIVETEVI AL CANALE! (Basta cliccare sul rotondino con la faccia di Andreas in alto a sinistra, in seguito su “iscriviti”) GRAZIE MILLE!

Ecco il librettino (pdf) con i testi letti domenica 12 novembre: TESTI Percorsi mitologici, “C’era una volta”

I libri menzionati durante la serata:

Vuoi vedere il video e informarti sul SECONDO incontro, dal titolo “Cacciatori e Raccoglitrici”?
Vuoi vedere il video e informarti sul TERZO incontro, dal titolo “Le Regine del Cielo”?
Vuoi vedere il video e informarti sul QUARTO incontro, dal titolo “Tristano e Isotta”?

INFORMAZIONI GENERALI SUL CICLO DI CONFERENZE.

Domenica 12 novembre Andreas Barella, una delle Muse de La Voce delle Muse, ha cominciato il ciclo di quattro incontri sulla mitologia comparata e sugli aspetti psicologici del mito. Eccovi i dettagli e la locandina!

QUANDO: Quattro domeniche dal 12 novembre, dalle 17:00 alle 18:30
DOVE: Centro Culturale e Biblioteca La Filanda, Via Industria 5, 6850 Mendrisio (Svizzera). Vai al sito.
Iscrizioni: Non serve iscriversi. Le conferenze sono gratuite e adatte a tutti.

Siete tutte e tutti caldamente invitate/i!

CONTENUTI GENERALI DEL CICLO DI CONFERENZE: La funzione principale del mito è aiutare ogni individuo nel viaggio della sua vita, fornendogli una sorta di mappa, di guida turistica per raggiungere la pienezza e la realizzazione di sé. In queste quattro serate esamineremo alcuni degli aspetti personali e psicologici del mito, applicando i più vasti temi della mitologia mondiale alla crescita personale e alla ricerca della trasformazione. Nella prima serata ci occuperemo di alcuni miti di creazione; nella seconda andremo a leggere alcuni miti che parlano della differenza della visione del mondo di cacciatori e di raccoglitori, nella terza serata parleremo di alcune divinità femminili greche e nell’ultima serata andremo alla scoperta di un’opera medievale che ancora oggi affascina: la storia di Tristano e Isotta. Scarica la locandina.

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Recensione a “Il mio nome è Nessuno” di Valerio Massimo Manfredi

Recensione a “Il mio nome è Nessuno” di Valerio Massimo Manfredi

downloadUn’amante della mitologia come me non poteva lasciarsi sfuggire il romanzo “Il mio nome è Nessuno – Il ritorno” di Valerio Massimo Manfredi, uscito per Mondadori un anno dopo la prima parte di questo dittico romanzesco, intitolata “Il mio nome è Nessuno – Il giuramento”. Se nel primo volume Manfredi ripercorre le esperienze di Ulisse a partire dall’infanzia e fino alla fine della guerra di Troia, nel secondo narra invece il viaggio di ritorno del re di Itaca da Troia fino alla sua isola. Viaggio che, come noto, dura dieci anni e contempla numerose e svariate avventure. Non riassumerò la vicenda, ai più nota, ma volevo spendere alcune parole sull’esperimento di Manfredi di rinarrare il mito di Ulisse-Odisseo.

Manfredi fa quello che ogni lettore dell’Odissea (e dell’Iliade) fa nella sua testa e nel suo cuore quando si immerge davvero nei testi di Omero: costella nella sua esperienza personale gli archetipi che le due epiche contengono e fanno danzare nella psiche di chi le ascolta (o legge). Manfredi lo fa nel suo modo personale: come già in altri suoi romanzi, per dare un tocco esotico alle vicende cambia leggermente i nomi dei personaggi (Kirke invece di Circe, Odysseo invece di Odisseo, e così via) e intesse la vicenda di Ulisse con quelle di altri personaggi di suoi romanzi (Diomede, per esempio, o il destino del Palladio). E soprattutto, colma il racconto con quello che possiamo definire l’”inchiostro bianco”, vale a dire quelle parti che il lettore immagina, gli spazi vuoti tra una frase e l’altra, le frasi non dette, i sentimenti non espressi, i dubbi che restano tali nella mente dei personaggi e del lettore. Come è giusto che sia, Manfredi spiega, interpreta, aggiunge pensieri e interpretazioni e dolori espressi dalla voce in prima persona di Ulisse. A volte suggerisce interpretazioni interessanti, e si ha la percezione che l’Ulisse che parla tramite Manfredi, parli la voce del ventunesimo secolo ed esprima dubbi e paure proprie del nostro tempo. Quando questo accade la lettura si fa interessante e ricca di spunti sui quali riflettere. A volte quando invece Manfredi tenta di descrivere dubbi e problemi che immagina dei greci antichi, e lo fa usando un linguaggio che scimmiotta un po’ quello di Omero, ecco che, secondo me, la voce di Manfredi si fa meno interessante. Anche la lunga parte finale, in cui l’Autore descrive l’ultimo viaggio di Ulisse (non quello dantesco descritto nella Divina Commedia!), viaggio profetizzato da Tiresia e in cui Ulisse dovrà andare alla ricerca del perdono da parte di Poseidone, sembra più un’epica da fumetto americano con il protagonista preda di dubbi esistenziali, che un’epopea mitologica.

Se la mitologia adempie al suo scopo, parla ai lettori-ascoltatori di cose importanti per loro, nel momento in cui vengono lette e lasciate danzare nella psiche. Il compito del mito è proprio questo: rimanere vago e interpretabile per continuare a sussurrare quello che la nostra interiorità ha bisogno di sentire e di elaborare. E deve farlo in modo ricco e pieno di significati simbolici assodati e che hanno funzionato per generazioni di esseri umani. Per questo motivo, il libro di Manfredi è parziale e ci racconta UNA versione, UNA visione del ricco mondo omerico. Al lettore giudicare se vale la pena affidarsi all’interpretazione di una persona singola o se affidarsi al ricco e simbolico linguaggio di Omero, e colmare personalmente gli spazi lacunosi della vicenda, soffrendo in modo personale e per motivi diversi quando Ulisse piange ma non spiega perché. Io ho letto volentieri il libro di Manfredi, come se fosse (e lo è) una variante su di un tema conosciuto, che è l’opera di Omero in versione originale. Se però non avete mai letto l’Odissea e pensate di approcciarvi al poema che è alla base della nostra cultura e civiltà, allora il mio suggerimento è quello di cominciare dall’originale. Per esempio nella leggibilissima versione in prosa a cura di Maria Grazia Ciani ed edito da Marsilio. Buona scoperta o riscoperta delle avventure di Ulisse, l’uomo dalla mente colorata.

Andreas

Manfredi, Valerio Massimo.  Il mio nome è Nessuno – Il Ritorno.  Milano: Mondadori, 2013.
Omero.  Odissea.  A cura di Maria Grazia Ciani.  Venezia: Marsilio, 1994.
Manfredi, Valerio Massimo.  Il mio nome è Nessuno – La Promessa.  Milano: Mondadori, 2012.

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