Tutti noi nella nostra crescita individuale, formativa e professionale abbiamo bisogno di maestri, di persone-guida, di modelli e di esempi che ci ispirano, di figure che ci spronano a scegliere la strada giusta da imboccare. Molte volte questo rapporto tra chi indica la via e chi la segue avviene spontaneamente, sui banchi di scuola, nell’attività sportiva o nelle prime esperienze lavorative quando si incrociano insegnanti, monitori o colleghi con esperienza che ci aiutano e ci trasmettono le loro conoscenze. Il mentoring riprende questo tipo di relazione e la formalizza, ritenendo questo rapporto tra maestro e apprendista molto efficace in ambito lavorativo, formativo e sociale. Vi spieghiamo come, con quali strumenti e con quali misure, e vi raccontiamo anche quanto è antica questa idea. Ad APPESI ALLA LUNA, salotto serale di RETE UNO della RSI (Radio Svizzera di Lingua Italiana), Isabella Visetti e Giorgia Würth ne parlano con Andreas Barella che racconterà la storia di Mentore, la persona di esperienza a cui Ulisse in procinto di partire per la guerra di Troia affida il figlio di Telemaco. Inoltre, Andreas narrerà di come la dea Atena assuma le spoglie di Mentore quando dovrà aiutare Ulisse e lo stesso Telemaco. Altre ospiti: Beatrice Engeler, formatrice e consulente di sviluppo di carriera, coordinatrice di mentoring BPW Ticino, Cristina Zanini Barzaghi, ingegnera, municipale a Lugano e mentor, Ilaria Besozzi, consulente in abito energetico e mentor, Monica Pugnaloni, specializzata in export in Asia e mentor.
Qui trovate la ricca trasmissione, sul canale youtube di Andreas, ISCRIVETEVI AL CANALE! GRAZIE MILLE E BUON ASCOLTO!
“Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla”. Lo scrittore, sceneggiatore e giornalista Ennio Flaiano celebrò così questo periodo dell’anno che scegliamo di descrivere e commentare con Gianni Gasparini, sociologo, e con Andreas Barella, esperto di mitologia comparata. Trasmissione condotta da Sarah Tognola ai microfoni di RETE UNO della RSI Radio Svizzera di Lingua Italiana.
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Nel corso degli anni, Andreas Barella, una delle Muse de La Voce delle Muse, ha partecipato a numerose trasmissioni radio alla RSI (Radio Svizzera id Lingua Italiana), sia a RETE UNO che a RETE DUE.
Sul canale YouTube MITO E PSICHE vengono ora ripubblicate queste classiche interviste sui temi più disparati, ma sempre inerenti la MITOLOGIA e il suo USO NELLA VITA QUOTIDIANA.
In questa prima puntata: in Peter Pan, Capitan Uncino cerca di rubare l’ombra di Peter per privarlo dei suoi poteri magici. Nella psicoanalisi l’ombra è vista come il ricettacolo di tutta la spazzatura sociale e psichica che non siamo in grado di accettare nella nostra vita. Nel salotto di Rete Uno RSI si andrà però alla scoperta, in modo leggero e divertente, di uno dei concetti più affascinanti delle teorie psicologiche moderne e ci confronteremo con le seguenti domande: l’ombra è sempre e solo oscura? Oppure può anche essere fonte di sorprese positive? Quando si manifesta nelle nostre vite? Qual è per voi la luce che la vostra ombra vi impedisce di vedere? E come la esplorate? Andreas Barella, ospite di Isabella Visetti coadiuvata da Vanni Slepoi su RETE UNO della RSI Radio Svizzera di Lingua Italiana, ne parla con Sara Haeuptli Nguyen, coach e counselor.
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Libri citati nella trasmissione.
Robert Bly. Il piccolo libro dell’ombra. Per scoprire il nostro lato oscuro. Per Robert Bly, l’Ombra è una sorta di ‘sacco’ che ciascuno porta sulle spalle e in cui ripone tutti gli aspetti della propria personalità che non gli piacciono. In questo libro, che presenta una prefazione del noto psicanalista Claudio Rise, l’autore delinea gli itinerari che permettono di ‘svuotare’ questo sacco, di guardarsi dentro e di fare pace con la parte più nascosta di se stessi.
I miti raccontati da Andreas sono tratti da: Robert Graves. I Miti Greci. Prima della scienza, prima della religione, c’è il mito. Modo ingenuo – ci dicono – modo fantasioso, spregiudicato e prescientifico, di spiegare l’origine delle cose e degli uomini, gli usi i costumi e le leggi. Filologia, etnografia, antropologia hanno lacerato il velo del mito, evidenziandone le radici ideologiche, il retroterra di superstizione e di magia. Ma i miti, così dissezionati, ci vengono restituiti alla stregua di freddi reperti anatomici, buoni tuttalpiù per qualche museo. Robert Graves è riuscito a rianimare questa materia ormai inerte, restituendocela con tutto il suo splendore, il suo sense of wonder e (anche) of humour.
Tutti noi nella nostra crescita individuale, formativa e professionale abbiamo bisogno di maestri, di persone-guida, di modelli e di esempi che ci ispirano, di figure che ci spronano a scegliere la strada giusta da imboccare. Molte volte questo rapporto tra chi indica la via e chi la segue avviene spontaneamente, sui banchi di scuola, nell’attività sportiva o nelle prime esperienze lavorative quando si incrociano insegnanti, monitori o colleghi con esperienza che ci aiutano e ci trasmettono le loro conoscenze. Il mentoring riprende questo tipo di relazione e la formalizza, ritenendo questo rapporto tra maestro e apprendista molto efficace in ambito lavorativo, formativo e sociale. Vi spieghiamo come, con quali strumenti e con quali misure, e vi raccontiamo anche quanto è antica questa idea. Isabella Visetti e Giorgia Würth ne parlano con Andreas Barella (de La Voce delle Muse), che racconterà la storia di Mentore, la persona di esperienza a cui Ulisse in procinto di partire per la guerra di Troia affida il figlio di Telemaco. Inoltre Andreas narrerà di come la dea Atena assuma le spoglia di Mentore quando dovrà aiutare Ulisse e lo stesso Telemaco. Altre ospiti: Beatrice Engeler, formatrice e consulente di sviluppo di carriera, coordinatrice di mentoring BPW Ticino, Cristina Zanini Barzaghi, ingegnera, municipale a Lugano e mentor, Ilaria Besozzi, consulente in abito energetico e mentor, Monica Pugnaloni, specializzata in export in Asia e mentor. Ascolta la prima parte della trasmissione. Ascolta la seconda parte della trasmissione.
Il tempo della nostalgia ritrovata – Appesi alla luna – domenica 9 settembre 2018 – Nel mondo di oggi essere “nostalgici” depone a sfavore del “nostalgico” in quanto considerata attitudine negativa, passiva o pessimistica ed è per lo meno uno svantaggio prossimo alla depressione! La nostalgia, troppo spesso connotata come emozione che porta a volgere lo sguardo all’indietro, a pietrificare e immortalare il passato, può al contrario in verità aiutarci a costruire il futuro. Permettendoci di recuperare emozioni e sentimenti dell’infanzia, ferite che vengono da lontano, momenti di abbandono, odori e colori del passato, la nostalgia attiva la conoscenza emotiva, il rapporto con il senso del tempo e della memoria partecipando così a progettare il futuro. Fare i conti con la nostalgia è quindi indice di un buon rapporto con il proprio passato emotivo e con se stessi. Rossana Maspero, in compagnia di Giorgia Würth, ne parla con Andreas Barella (de La Voce delle Muse) che narrerà di Ulisse e del suo Nostos, della sua voglia di tornare a casa, anche a scapito dell’immortalità offertagli dalla ninfa Calipso. Altri ospiti: Davide Staffiero, scrittore, Massimo Turuani, Presidente della Società Mastri Panettieri Pasticceri confettieri e Carmen Pellegrino, scrittrice e “abbandonologa”. Ascolta la trasmissione.
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