Care e cari partecipanti al ciclo di conferenze “Le scelte di Paride – Un viaggio in tre tappe negli archetipi femminili“, tenute da Andreas Barella a LaFilanda di Mendrisio (maggiori dettagli in fondo a questo post), ecco qua un po’ di materiale a corollario del terzo incontro.
Vuoi vedere il video e informarti sulla PRIMA parte del PRIMO incontro, dal titolo “Il Giudizio di Paride”?
Vuoi vedere il video e informarti sulla SECONDA parte del PRIMO incontro, dal titolo “Atena, la dea vergine armata di lancia”?
Vuoi vedere il video e informarti sulla PRIMA parte del SECONDO incontro, dal titolo “Pensieri dopo la prima conferenza”?
Vuoi vedere il video e informarti sulla SECONDA parte del SECONDO incontro, dal titolo “Afrodite, la dea dell’amore e della guerra”?
Vuoi vedere il video e informarti sulla PRIMA parte del TERZO incontro, dal titolo “La Maga Circe e Inanna-Ishtar”?
Con questo articolo ti trovi nella SECONDA PARTE DEL TERZO INCONTRO
Nella seconda parte della terza serata, Andreas Barella si è concentrato sulla dea Era, la Regina del Cielo, e del suo corrispettivo nell’Odissea, la ninfa Calipso. Inoltre Andreas ha tratto le conclusioni delle tre serate.
Qui trovate la conferenza sul canale youtube di Andreas, ISCRIVETEVI AL CANALE! (Basta cliccare sul rotondino con la faccia di Andreas in alto a sinistra, in seguito su “iscriviti”) GRAZIE MILLE!
Ecco il librettino (pdf) con i testi letti giovedì 24 ottobre: TESTI – Le scelte di Paride – Era
I libri menzionati durante la serata:
- I miti greci, di Robert Graves. A modesto parere di Andreas, la migliore raccolta dei racconti del mito. In una versione stringata e priva di commenti e interpretazioni. Quelle dovete mettercele voi! La Voce delle Muse ha scritto molto su Graves. Se vi interessa questo Autore, potete inizare qua.
- L’Odissea di Omero, nella godibilissima edizione a cura di Maria Grazia Ciani, in prosa ma con le nuances del poema originale. Sempre della professoressa Ciani la versione altrettando godibile dell’Iliade di Omero.
- Jean S. Bolen, Le Dee dentro la donna. Una nuova psicologia femminile, Astrolabio. I modelli archetipici delle antiche divinità mitologiche sono tuttora validi per comprendere noi stessi e guidare il nostro comportamento. Imparando a entrare in contatto con le energie psichiche che la influenzano dall’interno, la donna troverà reali alternative che la riscatteranno dalle implacabili dicotomie maschile/femminile, madre/amante, donna di successo/casalinga, ecc., che da sempre la tengono prigioniera. Questo libro insegna a ogni donna a identificarsi con la dea o le dee che governano la sua personalità, a decidere quale dea coltivare e quale tenere a freno, e a sfruttare il potere di questi eterni archetipi per diventare la perfetta ‘eroina’ della propria storia personale.
- Jean S. Bolen, Gli Dei dentro l’uomo. Una nuova psicologia maschile, Astrolabio. Il mondo degli dèi greci, con le sue vicende leggendarie e i suoi miti, non è morto per sempre, ma tuttora esercita su di noi un forte influsso grazie al suo potere archetipico. Per l’uomo contemporaneo, i miti degli dèi dell’Olimpo sono ancora uno specchio in cui leggere un’immagine della sua psiche e capire il senso della sua sofferenza profonda, della scissione che ha dovuto produrre in se stesso per corrispondere alle aspettative del mondo esterno. In questo seguito naturale di “Le dee dentro la donna”, l’autrice studia l’universo maschile. Si rivolge agli uomini, per aiutarli a conoscere meglio se stessi, ma parla anche alle donne e le aiuta nel difficile compito di comprendere i loro compagni maschili.
INFORMAZIONI GENERALI SUL CICLO DI CONFERENZE
Giovedì 3 ottobre Andreas Barella, una delle Muse de La Voce delle Muse, comincerà il ciclo di tre incontri sulla mitologia comparata e sugli aspetti psicologici del mito. Eccovi tutti i dettagli e la locandina!
QUANDO: Tre giovedì, il 3, 10 e 24 ottobre, dalle 18:30 alle 20:00
DOVE: Centro Culturale e Biblioteca La Filanda, Via Industria 5, 6850 Mendrisio (Svizzera). Vai al sito.
Iscrizioni: Non serve iscriversi. Le conferenze sono gratuite e adatte a tutti.
CONTENUTI GENERALI DEL CICLO DI CONFERENZE: Dopo il più che lusinghiero successo dello scorso anno, tornano i «Percorsi mitologici» tenuti a LaFilanda di Mendrisio dal Dr. phil. I Andreas Barella con tre incontri che si terranno il 3, il 10 e il 24 ottobre dalle 18:30 alle 20:00. Il ciclo di questo autunno si intitola «Le scelte di Paride» e
prende spunto dal noto racconto mitologico del «Giudizio di Paride», nel quale Zeus organizza un banchetto di nozze ma si dimentica di invitare la dea Eris. Indispettita, la dea della discordia scaglia sulla tavola imbandita un pomo d’oro con la scritta «Alla più bella». Di qui la contesa tra tre dee: Era, Atena e Afrodite. Per dipanare la controversia Zeus le manda sul monte Ida a rimettersi al giudizio di Paride, il più aitante degli uomini. Il giovane pastore sceglie Afrodite che gli promette l’amore della donna più bella della Terra, ovvero Elena, che tuttavia è moglie di Menelao, il re di Sparta. Paride non trova altra soluzione che rapire Elena e portarla con sé in patria. Questo fatto provocherà la guerra greca contro Troia che durerà 10 anni. Atena, la dea vergine armata di lancia, Afrodite, la dea dell’amore e della guerra ed Era, la regina del cielo e della terra, sono divinità molto diverse tra loro. Sono tre ricchi universi femminili con origini, miti e significati simbolico-psicologici affascinanti e sfaccettati. Esse rappresentano tre possibili strade da intraprendere nel rapporto maschile-femminile. A ognuna di esse il relatore Dr. Barella dedicherà una serata, esplorando a livello psicologico e archetipico le tre scelte che si parando di fronte a Paride.. Scarica la locandina.
Vuoi vedere il video e informarti sulla PRIMA parte del PRIMO incontro, dal titolo “Il Giudizio di Paride”?
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Con questo articolo ti trovi nella SECONDA PARTE DEL TERZO INCONTRO
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Ištar (spesso scritto Ishtar) è la dea dell’amore, della fertilità e dell’erotismo, dea anche della guerra, nella mitologia babilonese, derivata dall’omologa dea sumera Inanna (
La morte di Tammuz è anche descritta nell’opera Discesa di Ištar negli Inferi, dove la dea, dopo essere discesa nell’oltretomba ed essere stata giudicata e giustiziata, rinasce scambiando il proprio corpo con quello dello sposo Tammuz. Dopo la morte di Tammuz tutte le donne, compresa la dea, assumono lo stato di lutto che dura un mese, detto appunto il mese di Tammuz. Alcune caratteristiche di questo rituale di lutto, quali per esempio il fondamentale digiuno mensile, sono state trasmesse alle cerimonie religiose islamiche. Durante la sua discesa negli inferi la terra si arresta e nulla può essere creato.
Inanna è la dea sumera della fecondità, della bellezza e dell’amore, inteso come relazione erotica piuttosto che coniugale; successivamente assimilata alla dea accadica, quindi babilonese e assira, Ištar (anche Eštar,
Bellissime sono le poesie d’amore scritte da Inanna e rivolte al proprio amore e promesso sposo Dumuzi. Ella dona agli abitanti di Uruk, la città di cui è protettrice, i Me sottratti a Enki con un inganno (lo fece ubriacare dopo averlo sedotto con la sua bellezza), in modo che gli uomini possano vivere in prosperità e benessere. Dopo la perdita del suo innamorato divenne una seduttrice di uomini e di dei: nella saga di Gilgamesh, questi rifiuta le sue profferte di sesso, rinfacciandole che nessun uomo è rimasto vivo fino all’indomani mattina, dopo avere giaciuto con lei nella notte.
Inanna però non può tornare dagli Inferi senza fornire qualcuno che la sostituisca. I gallu (demoni del destino) le propongono diversi sostituti: Ninshubur, i suoi due figli Shara e Lulal, ma la dea rifiuta di condannare a morte queste persone rimastele fedeli anche mentre era morta. Per ultimo, la conducono dal suo sposo Dumuzi. Dumuzi viene sorpreso mentre siede soddisfatto sul suo trono, sfoggiando ricche vesti, senza portare il lutto per Inanna. Presa dall’ira, Inanna lo consegna ai gallu. Dumuzi riesce a fuggire per opera del dio Utu, ma viene ripreso dopo un lungo inseguimento e condotto agli inferi. La sorella di Dumuzi, Geshtinanna, va alla sua ricerca e le sue lacrime impietosiscono Inanna, che decide di accompagnarla. La dea e la mortale vagano a lungo, finché una “mosca sacra” dice loro dove si trova Dumuzi: in Arali, luogo di confine tra il mondo degli uomini e gli inferi, dove viene raggiunto infine da Inanna e Geshtinanna. Tuttavia, per la legge del Kur, Dumuzi e Geshtinanna devono risiedere a turno per metà dell’anno nel regno di Ereshkigal.