Recensione: Elena – La bellezza che genera la guerra

Recensione: Elena – La bellezza che genera la guerra

“Ma chi fu e per quale motivo, e in che modo appagò l’amore colui che conquistò Elena, non lo dirò: ché il dire, a chi sa, ciò che sa, aggiunge fiducia, ma non porta diletto. E però, varcato ora, col discorso, il tempo d’allora, mi rifarò dal principio del discorso propostomi, ed esporrò le cause per le quali era naturale avvenisse la partenza di Elena verso Troia.” (Gorgia, Encomio di Elena)

Dal risvolto di copertina: “La donna più bella di sempre e per ciò la più contesa e discussa: perfino l’origine del suo nome – “colei che brilla” – e le circostanze della sua nascita si sono prestate a numerose interpretazioni. Nata dall’unione di Zeus, sotto le spoglie di un cigno, con Leda, ha quale patrigno Tindaro, re di Sparta: divina e umana, forse in questo risiede l’origine dell’ambiguità. Elena rivela, attraverso Iliade e Odissea, poi nei versi di Euripide, nature molto diverse: moglie fedele e amante appassionata di Paride per il quale rinuncia a famiglia e patria, donna saggia ma generatrice di conflitti. Elena è contemporaneamente se stessa e altro da sé. In questo suo doppio si nascondono ancor oggi molte domande riguardo la sua “colpa” generatrice di guerra, la sua bellezza così ambita, tanto che Euripide le farà dire: “L’oggetto della difesa dei Troiani, il trofeo per cui combatterono i Greci, non ero io, era solo il mio nome”. (Elena, vv. 42-43).”

Dall’introduzione di Giulio Guidorizzi: “Nessuna donna fu più bella di Elena, né prima né poi. E nessuna fu più fatale di lei, per la quale venne sparso un fiume di sangue. Elena rappresentava, per i Greci, i due volti della bellezza: l’esaltazione della vita e del desiderio e anche il rischio che la bellezza porta con sé. A Sparta, sua città natale, esisteva un tempio in cui si venerava Elena, insieme al suo sposo Menelao; a questo tempio le ragazze di Sparta andavano in processione una volta all’anno perché Elena concedesse loro il dono più bello che gli dèi possano fare a un mortale: la bellezza.”

Oltre alla narrazione del mito, il volume contiene anche approfondimenti sulla sua fortuna nel corso dei secoli, in tutte le forme artistiche: letteratura (con una ricca antologia di testi classici sul mito), pittura, teatro, cinema. Inoltre vi è una tavola genealogica, e un ricco apparato bibliografico e sitografico. Il volume su Elena è curato da Roberto Mussapi, poeta, drammaturgo e autore di saggi. Qui gli ultimi volumi pubblicati.

L’intera collana di trenta volumi è a cura di Giulio Guidorizzi. Guidorizzi è grecista, traduttore, studioso di mitologia classica e antropologia del mondo antico. Ha scritto numerosi libri sulla mitologia. Noi vi consigliamo, per iniziare, il suo bellissimo Il mito greco (in due volumi, usciti nel 2009 e nel 2012). Qui una lista di suoi volumi sul mito greco.

Il racconto del mito di Elena.
Il piano dell’opera “Grandi Miti Greci” e recensioni agli altri volumi.

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