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Il ciclo romanzesco di Dune

Il ciclo romanzesco di Dune
Frank Herbert's DUNE

Frank Herbert’s DUNE

Dopo anni di seduzione a distanza, di occhieggiamenti dagli scaffali delle librerie e delle biblioteche pubbliche, questa estate mi sono deciso e ho letto il romanzo Dune di Frank Herbert. Avevo visto il vecchio film di David Lynch, e ricordavo il mio spaesamento e le perplessità per una trama complessa e piena di concetti da imparare (le Bene Gesserit, i Mentat, i linguaggi settoriali, eccetera). Ricordavo però anche l’affascinate mondo di Arrakis, le dure condizioni di vita sul pianeta deserto, e naturalmente i Fremen e i Vermi Giganti. Così, in vacanza, quando in una libreria di libri usati ho visto il volume, non ho saputo resistere e invogliato anche dai commenti (sulla copertina) di George Lucas “Senza Dune, Guerre Stellari non sarebbe mi esistito” e di Steven Spielberg “Dune è parte integrante del mio universo fantastico” mi sono messo alla lettura.

Quando George Lucas ha affermato che “senza Dune, Guerre Stellari non sarebbe mai esistito” diceva la verità! 🙂 In effetti le ispirazioni che ha tratto dal romanzo di Frank Herbert sono parecchie, e tutte affascinanti. I predoni del deserto sembrano i Fremen, sia nell’abbigliamento che nella ferocia; gli zii di Luke condensano l’umidità come gli abitanti di Dune; il pianeta di Luke ricorda Arrakis, con i suoi territori deserti che celano misteri e saggezza (dove vive Ben Kenobi? E come sopravvive? Il deserto è tabù anche su Tatooine). La stessa “Forza Jedi” di George Lucas è un miscuglio delle arti delle Bene Gesserit e della loro speranza di creare il Kwisatz Haderach (il messia onnisciente e salvatore). Certo, tutti concetti mistici e presenti in molte mitologie e molte religioni, e proprio per questo così affascinanti, sia in Dune che in Star Wars. Anche l’idea di mescolare arcaicità (Dune: nessun computer, banditi da una guerra santa contro le macchine pensanti; GS: la storia si svolge “Tanto tempo fa…”) e ipertecnologia (Dune: le macchine segrete di Ix, le vasche dei Tleilax, dove si clonano esseri umani; GS: le astronavi, le armi) crea quell’atemporalità che affascina nelle due opere. Ma le somiglianze che balzano all’occhio durante la lettura sono molte di più! Personaggi, scene, ambientazioni, riprese e sviluppate con gusto personale da George Lucas. Fa piacere rincontrarle nel libro! Chi ne ha notata qualcuna ce lo faccia sapere!

Andreas

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